Oltre il Brand Positioning

Molto persone conoscono il Brand Positioning, poche sanno davvero applicarlo in situazioni reali. Ancora meno persone potrebbero conoscere come si è evoluto fino ai nostri giorni. Questo articolo parla proprio di questo argomento.

Se prima pensavamo a posizionare una marca sul mercato, oggi dovremmo progettare un’intera categoria.


 

Indice dei contenuti

7 concetti chiave del Brand Positioning

Brand Positioning per il mercato italiano

Il nuovo modello di marketing: Leader Only

Progettazione della categoria: l’evoluzione del posizionamento

Cosa abbiamo imparato da questo articolo

 


 

Perché una persona dovrebbe scegliere la mia azienda, il mio prodotto, il mio servizio piuttosto che qualunque altro sul mercato?

Questa è la domanda che dovrebbe porsi qualunque persona che sta per iniziare un’attività imprenditoriale o che ce l’ha già in piedi da parecchio tempo (se non se l’è già posta prima).

Un tempo la risposta a questa domanda era limitata a 3 strategie che presentavano forti limiti:

  • puntare sulla qualità del prodotto (essere il migliore);
  • puntare alla soddisfazione del cliente;
  • puntare sul prezzo basso.


Con la nascita (1981) e la diffusione del Brand Positioning, è stata fornita una strategia diversa, utile a individuare un messaggio che differenzia il proprio prodotto/servizio da quello della concorrenza e lo rende la scelta preferita.


7 concetti chiave del Brand Positioning

Jack Trout e Al Ries sono considerati i padri del concetto, avendo introdotto e divulgato questa teoria con il loro libro “Positioning: The Battle for Your Mind” (1981). La loro visione si concentrava sull’importanza di creare una posizione chiara e distintiva per una marca nella mente del consumatore, differenziandola dalla concorrenza.

I 7 concetti chiave del Brand Positioning secondo Trout e Ries sono questi:

  1. La mente come campo di battaglia: il posizionamento non riguarda il prodotto in sé, ma la percezione che i consumatori hanno di esso. La mente del consumatore è vista come un “campo di battaglia” in cui le marche competono per conquistare uno spazio.
  2. Semplificare il messaggio: in un mondo sovraccarico di informazioni, è fondamentale semplificare il messaggio e concentrarsi su un singolo concetto chiave che definisca la marca.
  3. Essere i primi: essere i primi a entrare nella mente del consumatore con un determinato concetto offre un vantaggio competitivo significativo.
  4. Usare la mente del consumatore: il posizionamento non consiste nel creare qualcosa di nuovo, ma nell’influenzare ciò che è già presente nella mente del consumatore, riallacciando e rafforzando le connessioni esistenti.
  5. L’importanza del nome: un buon nome può rafforzare il posizionamento, comunicando immediatamente il concetto chiave della marca.
  6. La necessità di coerenza: una volta definito il posizionamento, è fondamentale mantenerlo coerente nel tempo, attraverso tutte le attività di marketing e comunicazione.
  7. Il posizionamento della concorrenza: per posizionare efficacemente la propria marca, è necessario considerare anche il posizionamento dei concorrenti.


Brand Positioning per il mercato italiano

Attorno agli anni ‘90 c’è un ragazzo italiano che iniziò ad appassionarsi a questa strategia.
Prima iniziò a studiarla, poi ad applicarla e infine a promuoverla fino a guadagnarsi sul campo l’appellativo di “padre del Brand Positioning” in Italia.

Quella persona si chiamava Marco De Veglia.

Il Brand Positioning è una strategia nata per le grandi aziende, ma l’Italia è la patria delle micro, piccole e medie aziende. Così nel corso del tempo e grazie all’esperienza accumulata, Marco ha scelto di modificarla leggermente per metterla a disposizione della maggior parte degli imprenditori italiani.

Oltre a ciò è stato il primo al mondo a fornire suggerimenti pratici per implementare il Brand Positioning. Prima lo ha fatto con Brand Facile (un videocorso completo acquistato da oltre 2.000 persone), poi con il libro Zero Concorrenti che ha avuto ancora più successo.

L’influenza di Brand Facile e Zero Concorrenti sul Brand Positioning in Italia è stata così importante che quasi tutti i formatori e consulenti del settore ne hanno tratto ispirazione, direttamente o indirettamente.

Marco ha creato una vera e propria “Brand Positioning Formula” che si divide in 4 step:

Step 1: definisci il contesto.
Step 2: trova l’idea differenziante.
Step 3: testa la validità dell’idea differenziante.
Step 4: scrivi il Brand Positioning Statement.


Il nuovo modello di marketing: Leader Only

Oggi il potenziale cliente è abituato a pretendere “gratificazione istantanea”, cliccare per ottenere risposte, fare scelte, acquistare. Questo deriva dalla digitalizzazione del mondo, per cui ci interfacciamo con la realtà come ci interfacciamo con internet.

Di conseguenza, secondo Marco De Veglia, il potenziale cliente non ha un’abitudine mentale a valutare diverse marche, ma sceglie “la prima brand”, la marca leader, il top of mind.

Questo lo ha portato a teorizzare un modello di marketing originale che rappresenta l’evoluzione del Brand Positioning: il modello di marketing Leader Only.

Secondo questo modello (descritto nel capito 4 del suo libro), oggi sarebbe opportuno puntare unicamente a essere la marca leader di una specifica categoria, essere la seconda marca presenta diversi svantaggi.

Il lato negativo è che oggi la competizione è veramente brutale e pensare di non usare il brand positioning significa non competere. Ma appunto l’obiettivo dovrebbe essere quello di diventare la marca leader. Il lato positivo di questa situazione è che, sempre grazie a Internet, ognuno può creare micro-segmenti di mercato di cui appropriarsi, in cui essere leader e in cui arrivare in una situazione di Zero Concorrenti.


Progettazione della categoria: l’evoluzione del posizionamento

L’evoluzione del posizionamento lo si deve a Christopher Lochhead e ai Pirati di Categoria.

Il Category Design, o Progettazione della Categoria, è una strategia di marketing che va oltre il semplice posizionamento della marca, concentrandosi sulla creazione di una nuova categoria di mercato o sulla ridefinizione di una categoria esistente. Anche il Brand Positioning caldeggia la creazione di nuove categorie, ma nessuno aveva creato un processo tanto preciso e dettagliato.

In sostanza, il concetto è questo: invece di competere all’interno di un mercato esistente, il Category Design mira a creare uno spazio dove l’azienda possa diventare il protagonista (Re della categoria) e definire le regole del gioco.

Secondo questa nuova teoria, ci sono 7 passi da seguire per creare un mercato partendo da zero.


PASSO 1: Scopri un problema inesplorato e chi lo vive

Il fulcro del category design è individuare un problema genuino e significativo. Non un problema generico, ma un’esigenza che le soluzioni attuali non soddisfano. Per trovarlo, cambia la tua prospettiva: guarda al tuo mercato da un’angolazione differente. Chiediti: se potessimo risolvere questo problema, quanto sarebbe diverso il mondo dei nostri clienti?

Una volta identificati i problemi, devi valutarne la portata:

  • Quante persone hanno questo problema?
  • Quanto è costoso per loro?
  • Quanto sono disposte a pagare per risolverlo?


Utilizza questa formula per stimare il potenziale di mercato:

Potenziale di Categoria (PC) = Numero di Persone (NP) x Disposizione a Pagare (DP)

Esempio: 1 milione di persone con un problema, disposte a pagare 1.000€ all’anno per risolverlo = potenziale di mercato di 1 miliardo di euro.


PASSO 2: Assembla la soluzione perfetta

Un problema complesso richiede una soluzione dinamica e integrata. Pensa a Netflix: non si è limitata a offrire DVD, ma ha creato un’intera esperienza con un sistema di prenotazione, un’infrastruttura di consegna e un sistema di feedback. La tua soluzione dovrebbe essere un insieme di elementi che lavorano all’unisono, creando un’offerta irresistibile.


PASSO 3: Definisci la tua categoria con un nome unico

Una volta delineata la soluzione, devi darle un nome che la incarni. Questo nome non deve essere solo un’etichetta, ma deve comunicare l’unicità e il valore della tua offerta.


PASSO 4: Mappa la tua categoria con un piano

Crea un piano dettagliato della tua categoria che mostra come tutti i componenti lavorano insieme. Non è un semplice documento di marketing, ma una panoramica completa che spiega la logica dietro la tua offerta. Questo strumento è fondamentale per educare i clienti e definire le regole del gioco per i competitor.


PASSO 5: Presenta la tua visione con un punto di vista provocatorio

Il punto di vista (POV) è il cuore del category design. È la tua prospettiva unica sul problema, la soluzione e il perché è importante. Struttura il tuo POV in questo modo:

Contesto: quali cambiamenti nel mondo rendono rilevante il tuo problema?

Problema: qual è il problema che nessuno riesce a risolvere?


Nemico: qual è la scorciatoia che non funziona?


Perché: perché gli approcci attuali sono insufficienti?


Costi: quanto costa ignorare questo problema?


Soluzione: qual è la tua visione per un futuro senza questo problema?


Nome Categoria: rivela il suo nome al pubblico.


Piano: mostra come la tua soluzione funziona.


Risultati: cosa ottengono i clienti usando la tua soluzione?


Chiamata all’azione (CTA): incoraggia all’azione.


PASSO 6: Unisci la tua azienda dietro la visione

Ora hai un POV forte e coinvolgente, ma devi assicurarti che tutta la tua azienda lo abbracci. Questo può essere difficile, soprattutto in aziende consolidate.

Devi convincere tutti che ciò che ha funzionato ieri potrebbe non funzionare domani, e che questa nuova visione è la chiave per il successo. Il tuo obiettivo è generare entusiasmo e adesione.


PASSO 7: Falla conoscere con azioni di “Lightning Strikes”

È ora di far conoscere la tua categoria con una serie di iniziative dirompenti. Campagne di marketing che creano urgenza intorno al problema e alla tua soluzione, martellando il pubblico con il tuo messaggio fino a quando non comprende che deve agire.

Creare una categoria di mercato è un processo impegnativo ma estremamente gratificante. Seguendo questi passi, puoi trasformare la tua visione in realtà, conquistare un mercato e diventare il punto di riferimento nel tuo settore. Sei pronto a iniziare?


Cosa abbiamo imparato da questo articolo

Partendo dal brand positioning, un concetto che mi sta particolarmente a cuore, abbiamo analizzato come si è adattato al contesto italiano e la sua successiva evoluzione con il Category Design.

Ora, ti invito a riflettere: non è più tempo di lottare per una posizione in un mercato già affollato, ma di crearti il tuo spazio, con le tue regole.

Il Category Design non è solo una strategia da implementare nella tua azienda, ma una mentalità che deve abbracciare tutto il team. Inizia oggi a guardare il mercato con occhi nuovi e scopri il potenziale inespresso che aspetta solo di essere liberato.

 


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Alcune aziende e marche

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Per realizzare questo obiettivo, metto a disposizione la mia esperienza decennale come consulente strategico e copywriter.

Offro servizi personalizzati, da consulenze one-to-one a progetti di comunicazione complessi, per supportare imprenditori e manager nel raggiungimento dei loro obiettivi di fatturato e profitto.

in arte MastroCopy

MastroCopy è un copywriter e un consulente specializzato nelle strategie di comunicazione marketing con quasi 15 anni di esperienza

Prima di essere un professionista, è uno studioso appassionato e profondo conoscitore dei temi relativi alla comunicazione.

Il suo obiettivo è sempre stato quello di capire come funziona la pubblicità (in senso ampio) e cosa porta le persone a scegliere di acquistare una marca piuttosto che un’altra.

Un tema di studio così complesso che, probabilmente, non avrà mai fine.

Nel corso della sua carriera MastroCopy ha aiutato più di 100 aziende, in 30 settori diversi, a rendere le loro strategie pubblicitarie più efficaci ed efficienti.

Lo studio e l’esperienza sul campo lo hanno portato a ideare quella che definisce “Comunicazione Marketing Bilanciata”.

La comunicazione bilanciata è un approccio alle strategie di marketing che non tiene in considerazione solo il risultato a breve termine, ma agisce anche sul medio-lungo termine.

DOVE PUOI AVERMI VISTO, LETTO O ASCOLTATO

Questi 2 corsi fanno parte del Master in Business e Imprenditoria realizzato da Corsi.it in collaborazione con l’Università Telematica Unimarconi.

Autore Videocorso Strategie di Pricing e Offerta

Nel 2024 ho realizzato un videocorso sulle strategie di prezzo e di offerta in collaborazione con Corsi.it.

L’obiettivo del videocorso è quello di aiutare imprenditori, manager e liberi professionisti a incrementare la redditività del loro business.

Questo è possibile conoscendo e sapendo applicare le strategie di pricing, le tecniche psicologiche e l’equazione del valore di cui parlo nel corso per creare offerte irresistibili. 

Autore Videocorso di Marketing Educazionale e Relazionale

Nel 2024 ho realizzato il primo videocorso in coppia presente sulla piattaforma di Corsi.it.

Francesco Susca, amico, collega e collaboratore, grande esperto di Marketing Automation, si è occupato di parlare delle migliori strategie di marketing educazionale e di relazione.

Io ho sviluppato la parte relativa ai contenuti, focalizzando i miei suggerimenti soprattutto sulla scrittura business specifica per l’email marketing. Quella che mi piace definire “Scrittura a Catena”.

Autore/Contributor Libro 2019

Strategie e Tecniche di Marketing Automation di Giulio Colnaghi.

Ho scritto una sezione di 20 pagine dedicata al Copywriting Persuasivo.

In quel libro, tra le altre cose, ho affermato che il copywriter dovrebbe sviluppare le abilità di 3 professionisti: lo psicologo, il venditore e, ovviamente, lo scrittore.

FORLEADER-MAGAZINE-55

Autore Rubrica “Pubblicità Efficace”

Dal 2021 al 2024 ho scritto una rubrica mensile sulla rivista online For Leader, il magazine della crescita professionale dedicato a imprenditori e liberi professionisti.

Gli argomenti dei miei 30 articoli riguardavano la pubblicità (il nome della rubrica non è stato scelto a caso), il copywriting e la comunicazione marketing.

Autore/Contributor Libro 2021

Brand Raptor: Manuale pratico di Branding, Positioning, Perceptioning, Identity, Image di Renato Ravenda.

Sono stato intervistato da Renato Ravenda nella sezione a me dedicata “Direct Branding”.

Insieme a me sono stati intervistati personaggi del calibro di Alfio Bardolla e Sebastiano Zanolli.

COMMENTO TECNICO

Come un classico opinionista sportivo, sono stato invitato da Luca Orlandini a commentare 2 libri della sua collana "Appunti Studio" creata in collaborazione con Alessio Beltrami. Luca ha riassunto 2 dei miei libri preferiti e mi ha chiesto di fornire ulteriori spunti di riflessione utili per i lettori.

Autore/Contributor Libro Appunti Studio 2017

Appunti Studio del libro The Adweek Copywriting Handbook – Joe Sugarman (il primo libro che ho letto sul copywriting nel lontano 2011 e Joe Sugarman è uno dei miei copywriter preferiti).

Autore/Contributor Libro Appunti Studio 2017

Appunti Studio del libro Watertight Marketing – Bryony Thomas (un libro che ho consigliato io a Luca e ritengo sia uno dei migliori libri al mondo sui funnel e sui processi operativi di comunicazione marketing).