Fatti notare, fatti trovare

Per avere successo, le marche devono essere facili da ricordare (disponibilità mentale) e facili da trovare e comprare (disponibilità fisica). Scopri come ottimizzare questi 2 aspetti cruciali per costruire una marca forte e aumentare le vendite.

Strategie per costruire marche di successo ottimizzando la disponibilità mentale e fisica.


 

Indice dei contenuti

L’importanza cruciale della disponibilità mentale

I Punti di Ingresso di Categoria (CEP) come leva per la disponibilità mentale

Disponibilità fisica: essere facile da trovare e acquistare

Il delicato equilibrio tra disponibilità mentale e fisica

Disponibilità mentale e fisica nel contesto B2B

Cosa abbiamo imparato in questo articolo

 


 

Nel dinamico panorama del marketing moderno, il successo di una marca non è determinato unicamente dalla qualità del suo prodotto o servizio. Un fattore altrettanto critico è la sua “disponibilità mentale e fisica”, ovvero la facilità con cui i potenziali clienti possono accedere alla marca sia nella loro mente che nel mondo reale. Il tema è diventato famoso grazie alle ricerche del Ehrenberg-Bass Institute e al suo direttore Byron Sharp (di cui studio quasi ogni materiale a partire dal 2017).

In questo articolo esploriamo insieme le 2 dimensioni fondamentali della disponibilità – mentale e fisica – e capiamo come ottimizzarle, con un focus particolare sulle implicazioni per il marketing B2B.


L’importanza cruciale della disponibilità mentale

La disponibilità mentale si riferisce alla probabilità che una marca venga richiamata alla memoria in specifiche situazioni di acquisto. Non si tratta semplicemente di notorietà, ma piuttosto di costruire e rafforzare “collegamenti di memoria” che associano la marca a determinati bisogni o contesti.

Come sottolinea il B2B Institute, “Il motore di ricerca più importante è ancora quello nella tua mente”, evidenziando il ruolo primario della memoria nel processo decisionale del consumatore. La pubblicità, quindi, diventa uno strumento fondamentale per creare e rinfrescare questi collegamenti.

Ecco 3 esempi che ti fanno capire meglio il concetto.

Esempio 1: quando un consumatore pensa a “snack salato per l’aperitivo”, marche come San Carlo, Amica Chips o Pringles hanno un’alta disponibilità mentale.

Esempio 2: nel settore delle bevande analcoliche, se si pensa a “cola”, Coca-Cola, Pepsi e San Pellegrino (con Chinò) sono marche con forte disponibilità mentale.

Esempio 3: per i servizi di streaming video, Netflix, Amazon Prime Video e Disney+ sono tra le marche con maggiore disponibilità mentale.


I Punti di Ingresso di Categoria (CEP) come leva per la disponibilità mentale

Un concetto chiave per costruire la disponibilità mentale è quello dei “Punti di Ingresso di Categoria” (CEP). I CEP sono le diverse circostanze in cui un acquirente può considerare un prodotto o servizio all’interno di una determinata categoria. Identificare e associare la propria marca a questi scenari di acquisto comuni è cruciale per aumentare la probabilità di essere ricordati al momento giusto.

Anche in questo caso, voglio farti 3 esempi.

Esempio 1: per un software di gestione delle relazioni con i clienti (CRM) in ambito B2B, i CEP possono includere “migliorare il follow-up dei contatti”, “centralizzare i dati dei clienti” o “automatizzare le attività di vendita”.

Esempio 2: per una marca di abbigliamento sportivo, i CEP possono essere “abbigliamento per la corsa”, “abbigliamento per il fitness” o “abbigliamento casual sportivo”.

Esempio 3: per una marca di caffè, i CEP possono includere “caffè per la colazione a casa”, “caffè da asporto al bar” o “caffè per una pausa pomeridiana”.


Disponibilità fisica: essere facile da trovare e acquistare

Se la disponibilità mentale porta il consumatore a considerare una marca, la disponibilità fisica facilita l’effettivo acquisto. Questa dimensione riguarda la facilità con cui i clienti possono trovare, accedere e acquistare il prodotto o servizio. Ottimizzare i canali di distribuzione, garantire una presenza efficace nel punto vendita (fisico o digitale) e semplificare il processo di acquisto sono tutti elementi che contribuiscono alla disponibilità fisica.

Mi chiedi altri 3 esempi per farti comprendere meglio il concetto?
Ti accontento subito.

Esempio 1: considera un’azienda di elettronica di consumo che vende i suoi prodotti sia nei negozi fisici di grandi catene, sia nel proprio e-commerce, sia su marketplace online, ha un’elevata disponibilità fisica.

Esempio 2: oppure, una marca di alimentari presente in tutti i principali supermercati e discount ha una buona disponibilità fisica.

Esempio 3: infine, un fornitore di servizi cloud che offre diverse opzioni di abbonamento, una prova gratuita e un’assistenza clienti efficiente facilita la disponibilità fisica del suo servizio.


Il delicato equilibrio tra disponibilità mentale e fisica

È fondamentale comprendere che la disponibilità mentale e fisica si rafforzano a vicenda. Una marca con un’alta disponibilità mentale ma una scarsa disponibilità fisica (ad esempio, difficile da trovare o acquistare) non riuscirà a tradurre l’interesse in vendite. Allo stesso modo, una marca facilmente reperibile ma poco presente nella mente dei consumatori rischia di essere ignorata. Il successo richiede un approccio integrato che potenzi entrambe le dimensioni.

Anche in questo caso ti propongo 3 esempi.

Esempio 1: le grandi marche di detersivi investono sia in pubblicità massiccia per la disponibilità mentale, sia in una distribuzione capillare nei supermercati per la disponibilità fisica.

Esempio 2: le aziende B2B che partecipano a fiere di settore (disponibilità mentale tramite visibilità) e offrono un facile accesso a cataloghi e preventivi online (disponibilità fisica) integrano le due strategie.

Esempio 3: le marche di moda che utilizzano influencer per creare desiderio (disponibilità mentale) e hanno un e-commerce efficiente con spedizioni rapide (disponibilità fisica) combinano i 2 aspetti.


Disponibilità mentale e fisica nel contesto B2B

Probabilmente l’avrai già capito, ma meglio precisarlo.
I principi della disponibilità sono rilevanti nel contesto B2C, così come in quello B2B. Anche se nel B2B il processo decisionale è spesso più complesso e razionale, la facilità di essere ricordati e trovati rimane cruciale. Costruire “memorie rilevanti per la marca” e associare la propria marca ai CEP specifici del settore sono strategie chiave per il successo nel B2B.


Cosa abbiamo imparato in questo articolo

In questo articolo abbiamo capito l’importanza critica della disponibilità mentale e fisica per la crescita della marca di qualunque azienda.

La disponibilità mentale assicura che la tua marca sia nella “shortlist” del cliente al momento della decisione d’acquisto, mentre la disponibilità fisica rende l’acquisto stesso un’esperienza semplice e senza intoppi. Investire strategicamente in entrambe le dimensioni è un imperativo per le aziende che desiderano costruire marche forti, aumentare la quota di mercato e garantire una crescita sostenibile.

 


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Questi 2 corsi fanno parte del Master in Business e Imprenditoria realizzato da Corsi.it in collaborazione con l’Università Telematica Unimarconi.

Autore Videocorso Strategie di Pricing e Offerta

Nel 2024 ho realizzato un videocorso sulle strategie di prezzo e di offerta in collaborazione con Corsi.it.

L’obiettivo del videocorso è quello di aiutare imprenditori, manager e liberi professionisti a incrementare la redditività del loro business.

Questo è possibile conoscendo e sapendo applicare le strategie di pricing, le tecniche psicologiche e l’equazione del valore di cui parlo nel corso per creare offerte irresistibili. 

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Nel 2024 ho realizzato il primo videocorso in coppia presente sulla piattaforma di Corsi.it.

Francesco Susca, amico, collega e collaboratore, grande esperto di Marketing Automation, si è occupato di parlare delle migliori strategie di marketing educazionale e di relazione.

Io ho sviluppato la parte relativa ai contenuti, focalizzando i miei suggerimenti soprattutto sulla scrittura business specifica per l’email marketing. Quella che mi piace definire “Scrittura a Catena”.

Autore/Contributor Libro 2019

Strategie e Tecniche di Marketing Automation di Giulio Colnaghi.

Ho scritto una sezione di 20 pagine dedicata al Copywriting Persuasivo.

In quel libro, tra le altre cose, ho affermato che il copywriter dovrebbe sviluppare le abilità di 3 professionisti: lo psicologo, il venditore e, ovviamente, lo scrittore.

FORLEADER-MAGAZINE-55

Autore Rubrica “Pubblicità Efficace”

Dal 2021 al 2024 ho scritto una rubrica mensile sulla rivista online For Leader, il magazine della crescita professionale dedicato a imprenditori e liberi professionisti.

Gli argomenti dei miei 30 articoli riguardavano la pubblicità (il nome della rubrica non è stato scelto a caso), il copywriting e la comunicazione marketing.

Autore/Contributor Libro 2021

Brand Raptor: Manuale pratico di Branding, Positioning, Perceptioning, Identity, Image di Renato Ravenda.

Sono stato intervistato da Renato Ravenda nella sezione a me dedicata “Direct Branding”.

Insieme a me sono stati intervistati personaggi del calibro di Alfio Bardolla e Sebastiano Zanolli.

COMMENTO TECNICO

Come un classico opinionista sportivo, sono stato invitato da Luca Orlandini a commentare 2 libri della sua collana "Appunti Studio" creata in collaborazione con Alessio Beltrami. Luca ha riassunto 2 dei miei libri preferiti e mi ha chiesto di fornire ulteriori spunti di riflessione utili per i lettori.

Autore/Contributor Libro Appunti Studio 2017

Appunti Studio del libro The Adweek Copywriting Handbook – Joe Sugarman (il primo libro che ho letto sul copywriting nel lontano 2011 e Joe Sugarman è uno dei miei copywriter preferiti).

Autore/Contributor Libro Appunti Studio 2017

Appunti Studio del libro Watertight Marketing – Bryony Thomas (un libro che ho consigliato io a Luca e ritengo sia uno dei migliori libri al mondo sui funnel e sui processi operativi di comunicazione marketing).